Sono appena tornata dal Vostro itinerario archeologico in Libia e la prima impressione, quando mi sono svegliata nel mio letto il sabato mattina e la luce entrava appena dalla serranda, è stata quella di essere ancora nel deserto con le sue sfumature di beige. Il mio comò era roccia che affiorava, ho provato la stessa sensazione di serenità che avevo vissuto nel deserto.E' stato un viaggio bellissimo. Un crescendo di emozioni.La città di Bengasi è molto trasandata, mi ha un po' delusa. Il giorno dopo abbiamo iniziato il viaggio storico ellenico e romano iniziando dalla Cirenaica.Tolemaide inizia in sordina... non c'è molto da vedere ma la nostra guida, Norio, è felice perchà© da qui sarà un crescendo di imponenti siti, fino all'apoteosi: Leptis Magna. Ad Appollonia nel sito ci godiamo un bel tramonto.Il giorno dopo partiamo per Cirene: attraversiamo un bosco dove cavalli allo stato brado sono al pascolo. Il Tempio di Zeus è imponente e in una posizione incantevole.A Cirene passeggiamo per le strade fiancheggiate da teatri, basiliche e ville con ancora parte dei mosaici originali. La parte sacra mantiene lo spirito per la quale è stata costruita. Il panorama si apre su una bella vallata dove lontano si scorge il mare. La sera ammiriamo in mezzo alla campagna ben coltivata la basilica bizantina e i sui 50 bei panelli musivi.Il giorno dopo si va in aereo a Tripoli. E' una bella città , il museo custodisce statue e mosaici fra i più preziosi recuperati nei siti archeologici che ammiriamo nel nostro itinerario.Sabrata ci sorpende con la grandiosità dei suoi palazzi, dei templi e della basilica. Infine il teatro: tre piani di marmo e granito, splendido!Per finire, Leptis Magna, patria di Settimo Severo. La città è tutto un inno alla sua gloria e la bellezza è esaltata dallo sfondo naturale del mare.La nostra guida, Norio, è molto preparata e appassionata. Ci ha sempre guidato con cortesia ma soprattutto ci ha fatto apprezzare ogni piccolo dettaglio rilevando l'importanza della fusione di popoli diversi: punici greci e romani.Il viaggio aveva concluso il suo primo ciclo, quello classico. Io ero un po' stanca e timorosa pensando che avrei dovuto affrontare le scomodità del deserto: dormire nella tenda al campo, attraversare in jeep corsi di fiumi asciutti, piste di sabbia e roccia, senza vegetazione.La strada che costeggia il deserto è lunga e desolata. Addentrandosi però il paesaggio cambia e la nostra guida Noria ci fa vedere la pianta della traversata dell'Acacus e il Messak, la montagna nera e i grandi fiumi. In jeep in fila indiana attraversiamo falesie d'arenaria e emozionati arriviamo al campo.Le tende sono ampie con bagno e acqua calda; molto accoglienti. Il campo è inserito in un semicerchio di falesie.L'ospitalità è deliziosa, una signora italiana ci accoglie con simpatia e ci spiega le regole del vivere in tenda: bisogna recuperare l'acqua del lavandino per il water, la luce deve essere spenta alle 23:30. Ci presenta i cuochi che ci prepareranno le cene e i picnic predisposti nelle soste in uno scenario naturale incomparabile!!.Ci siamo trovati benissimo!!! il menù è stato vario e abbondante: piatti berberi e piatti della cucina italiana. Complimenti ai cuochi.E' stato un crescendo di emozioni, ogni giorno un panorama diverso: archi , torrioni e cavità naturali dove abbiamo visto le pitture e le incisioni rupestri degli uomini preistorici. Poi le dune, con le loro tonalità dal beige al giallo ocra, pennellate dalla luce del sole. Qui, mi sono commossa fino alle lacrime - è vero! Se i primi due giorni abbiamo attraversato il deserto in mezzo alle dune l'ultimo le abbiamo “cavalcateâ€. I nostri autisti, simpatici e carini giovani libici, hanno guidato i fuori strada con gomme sgonfiate per affrontare meglio le salite, sciando tra le dune del deserto, facendoci divertire e ricordandoci le piste di San Cassiano in Val Badia.In mezzo alle dune comparivano laghi circondati da palme da dattero e i colori azzurro e verde spiccavano in mezzo al giallo .Attendendo di imbarcarci per il volo di rientro eravamo un po' tristi e già il deserto ci mancava! Se prima di partire pensavo fossero troppi i giorni nel deserto, ora dico: ci volevano tutti !!!Questo viaggio mi ha trasmesso una grande serenità e sono felice di aver scelto questo itinerario ben organizzato e con buone sistemazioni alberghiere.Allora grazie Ubuntu, un arrivederci al prossimo itinerario...
Loriana Granzotto,