"Incredible" è l'attributo scelto nella campagna promossa in India dal Ministero del Turismo per riassumere, con esatta corrispondenza, l'incredibile varietà dell'offerta turistica del sub-continente indiano. Un viaggio o, meglio, un percorso in India è una riflessione tra antico e moderno, tra spiritualità e tecnologia, tra democrazia e rivendicazioni etniche, religiose e sociali. Dall'aspetto naturalistico a quello culturale, in uno scenario mai scontato, si vive un'esperienza fisica e mistica insieme. In ogni città una moltitudine umana, ordinata e composta nel suo caos quotidiano delle lunghe file, davanti ai templi, sulle strade, alle casse dei supermercati, ovunque, dove un massiccio turismo interno si mescola alla cittadinanza autoctona. Nella moltitudine si distingue con facilità il viaggiatore dai tratti europei, ed è proprio lui che diventa attrazione ed entra nelle foto di cellulari di ultima generazione che immortalano lo stereotipo occidentale. Siamo noi, anche, a restare meravigliate dalla bellezza delle donne indiane. Hanno dovuto superare pregiudizi antichi per rivendicare il loro ruolo in una società in fermento. Giovani ed anziane, magre o formose, sono tutte bellissime, con i loro lunghi capelli neri o grigio perla, fasciate in sari sgargianti sari o vestite all'occidentale, sono icone bollywoodiane. I manifesti pubblicitari ce le ricordano ad ogni angolo delle grandi città o lungo le arterie che collegano il Paese e dove i lavori per l'ammodernamento ed il continuo ampliamento continuano senza sosta. Lo stile Bollywood si trova nell'abbigliamento, nell'arredamento e in una voglia di ballare che ricorda tanto gli anni ottanta. Intere famiglie si destreggiano in coreografie alla “Millionaire” aperte ad insegnare a noi, dimentiche della “leggerezza” della vita, movenze ed ammiccamenti per noi desueti, abituati come ormai siamo alla sovrabbondanza di veline. Dai monasteri tibetani incastonati come gemme tra le vette himalaiane, alle città sante dei templi Tamil Nadu, fino alle spiagge del Kerala, nella patria dell' Ayurveda, l'India è pronta a accoglierci con il caloroso quanto rispettoso saluto che suona “namastè”: adoro la divinità che è in te! E... l'opportunità di un bel tour di gruppo.