Il Ladakh, detto piccolo Tibet, è chiamato il paese lunare dai suoi abitanti. E' racchiuso fra i massicci nevosi del Karakorum e dell'Himalaya ed è attraversato dal fiume Indo, che ne ha scavato profondamente le valli, e lungo il quale si trovano le uniche oasi verdi in sconfinati altopiani desertici.
Un remoto angolo di mondo, tra le zone più affascinanti dell'India, caratterizzato da paesaggi mozzafiato, da villaggi isolati, con le loro strette viuzze e i loro piccoli mercati, che sembrano non essere stati toccati dal passare del tempo, da “gompa”, ossia monasteri buddisti, arroccati sulle pareti delle montagne, gelosi custodi di una tradizione antica, in perfetta armonia con l'ambiente circostante.
E ancora cumuli di sassi che rappresentano le offerte, bandiere di preghiera che sventolano perchè il vento che soffia possa portare il più lontano possibile il messaggio che vi è scritto sopra e meravigliosi mandala che rappresentano il cosmo nella visione buddista.
Il paesaggio è ammantato da un fascino ieratico.Monaci buddisti che cantano, coloratissime genti che fanno una vita dura, fatta di gesti semplici in un ritmo lento. Tutto ci induce ad immergerci in una pace sconosciuta a noi occidentali assuefatti ormai alla frenesia e allo stress.
Ci sentiamo molto piccoli in questa lontana parte del mondo dove domina la semplicità e la forza della natura da una parte e l'infinita aurea del sacro e il misticismo della preghiera dall'altra. Sarà un viaggio, non solo nel senso proprio della parola, ma anche un viaggio profondo nella nostra interiorità.