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Di Giovanni Rachello
XII - Il tempio di inca di Wiracocha a Raqch’i nel Perù precolombiano
Tra i numerosi siti archeologici presenti attorno alla città di Cusco, antica capitale dell’impero Inca nel XV secolo, ve n’è uno di grande rilevanza che porta il nome di sito di Raqch’i, situato a 119 km dalla città, nel distretto di San Pedro, provincia di Canchis. Questo sito è conosciuto per la statura monumentale di molti degli edifici che si trovano al suo interno: tra questi vi sono, in particolare, il tempio di Wiracocha e il tempio Inca Maggiore, oltre a tutta una serie di recinti e magazzini di forma circolare (circa 200) e alcuni più grandi e posizionati lungo la via principale del sito, più i resti di una grande statua dedicata, forse, al dio Wiracocha, . La presenza di edifici dedicati allo stoccaggio di risorse non deve stupire: nei millenni passati, molte culture di diverse aree geografiche hanno avuto nel tempio un luogo plurifunzionale per l’amministrazione, le funzioni religiose e la conservazione e ridistribuzione di beni alimentari. Per un paragone, si prendano in considerazione le ziggurat dei Sumeri o i palazzi minoici di Creta. In quelli del sito di Raqch’i erano conservate soprattutto derrate alimentari costituite da mais, quinoa, patate e chuño.
Oltre agli edifici, è caratteristico del sito di Raqch’i una spianata situata a est del tempio principale con edifici dalle cui pareti in pietra finemente scolpite sgorgano delle sorgenti d’acqua. Si tratta di bagni, utilizzati dalla popolazione locale e in occasione di festival religiosi che si tenevano nella spianata. Inoltre, a nord del tempio si trova un lago artificiale, un qucha come viene chiamato in lingua quechua, alimentato da due fontane che servivano come luoghi per i rituali e per la raccolta di offerte.
Ma il cuore del sito archeologico è costituito dal tempio di Wiracocha. Questa divinità ha origini ben più antiche della cultura Inca e si stima che sia originario addirittura della cultura Caral, risalente al terzo millennio a. C. ed era associata con la creazione delle stelle, del sole e della luna e dell’universo intero. Nonostante ciò, era il dio Sole la divinità principale del pantheon inca. In ogni caso, il tempio del sito di Raqch’i esprime un alto livello di devozione, messo in luce dalle sue dimensioni monumentali e dalla ricchezza dei dettagli della pietra scolpita, per quanto visibili in tutta l’area archeologica. Il tempio era di pianta rettangolare, circondato da mura di pietra e adobe alte fino a 14 metri costruite su un basamento di pietra andesite. Prima della distruzione portata dall’invasione spagnole, il tempio aveva anche un tetto a capanna sorretto da colonne la cui altezza è stimata attorno ai 25 metri nel punto più alto, il che ne fa uno dei tempi colonnati più grandi di tutta la cultura inca.