Orizzonti Namibiani: un viaggio alla scoperta delle meraviglie dell'Africa. E' stato il mio primo viaggio in Africa. Ho sempre avuto un grande interesse verso la natura e gli animali, e questo viaggio si è rivelato essere uno dei viaggi più belli e significativi che io abbia mai fatto. Su consiglio di Manuela, ho trascorso due giorni in Sudafrica, in visita a Città del Capo, seguito da una guida molto efficiente e disponibile che fin dal mio arrivo all'aeroporto mi ha accompagnato a visitare la città e la regione circostante. Bellissimi il forte olandese e mitico il Capo di Buona Speranza. Albergo molto confortevole affacciato sul porto, zona piena di ristorantini e negozi. La mia guida si era premurata di prenotarmi la cena in un ottimo ristorante della baia, dove ho potuto mangiare una specialità sudafricana: uno spiedino di carne grigliata di struzzo, antilope, facocero e coccodrillo - eccellente! Spettacolare anche l'acquario, posto a poche centinaia di metri dal mio albergo, dove ho potuto ammirare molte specie marine affascinanti. Il mio soggiorno in Sudafrica è stato breve, ciò nonostante intenso e molto godibile. Il pomeriggio del secondo giorno, sono partito nuovamente dall'aeroporto di Città del Capo verso Windhoek, la capitale della Namibia, dove sono arrivato verso sera e sono stato accolto da un autista che mi ha portato al lodge dove, in seguito, avrei incontrato il gruppo con il quale avrei viaggiato. L'accoglienza è stata anche in questo caso ottima, in un lodge fornito di tutto ciò che era necessario per un soggiorno confortevole, e dopo un'ottima cena, e aver conosciuto alcuni dei componenti del mio gruppo, ho potuto passare una notte tranquilla. Il viaggio vero e proprio è cominciato la mattina dopo, quando ho conosciuto il resto del gruppo, compresi l'autista e la guida - un ragazzo sardo, preparato, cordiale e simpatico. Da Windhoek siamo partiti verso le riserve naturali di Etosha, dove abbiamo fatto il nostro primo safari, e abbiamo avuto la possibilità di vedere gli animali della savana nel loro ambiente naturale, uno spettacolo che difficilmente si può dimenticare. Abbiamo avuto la fortuna di vedere il raro rinocerente bianco, e l'ancora più elusiva iena maculata. Ma anche i più comuni branchi di zebre ed antilopi (tra queste ultime, impossibile non menzionare le maestose orix), le giraffe e gli gnu offrono uno spettacolare esempio di fauna selvatica. Il lodge nel quale abbiamo pernottato, circondati da antilopi, manguste e scoiattoli abituati alla presenza dell'uomo, è stato altrettanto suggestivo. Il giorrno dopo, l'avventura del safari si è ripetuta, attraversando la riserva di Etosha in 4x4, e arrivando al lodge di Okakuejo, non prima di aver potuto essere testimoni dello spettacolare arrivo di un intero branco di elefanti ad uno degli abbeveratoi naturali della zona. Il giorno successivo, dopo una buona colazione, siamo partiti per il Damaraland, fermandoci per visitare una riserva abitata da una delle popolazioni più tipiche e più affascinanti di questa zona dell'Africa. Vivendo ancora nelle loro tradizioni, a stretto contatto con la natura e in piccoli villaggi di capanne, gli Himba sanno affascinare il visitatore, e instaurare con lui un profondo rapporto, malgrado la brevità della visita. Lasciato il villaggio Himba, dopo un buon pranzo in un ristorante lungo la strada, e un lungo viaggio attraverso terre desolate, siamo arrivati al lodge, in mezzo ad un grande deserto di rocce, e abbiamo pernottato in una delle sistemazioni per me più belle - quella del Twyfelfontain Country Lodge. La giornata passata a visitare il Damaraland è stata anch'essa ricca di avvenimenti. Potrei parlare del viaggio lungo il letto di un fiume in secca, alla ricerca dei maestosi elefanti del deserto, oppure delle incisioni rupestri che testimoniano il passato di questa terra affascinante. Il giorno dopo, partiti dal Damaraland, siamo arrivati sulla costa della Namibia, che si affaccia sull'Oceano Atlantico, attraversando altre terre selvagge e passando vicini al Konigstein, la cima più alta del paese. Siamo arrivati, dopo aver attraversato chilometri di costa sferzata dai venti e dalle maree, e punteggiata da relitti di navi semi-affondate, alla città di Swakopmund, dove ho avuto la possibilità di effettuare un volo panoramico sul deserto e sulla costa, a bordo di un piccolo aereo da turismo guidato da un pilota molto abile e competente. Il prezzo è effettivamente un po' alto (220 Euro), ma personalmente raccomando questa attività opzionale, che vi regalerà due ore e mezza assolutamente irripetibili, con panorami mozzafiato, volando vicino a maestose formazioni rocciose e branchi di animali della savana. Cena sul lungomare a Walvis Bay, in un ristorante dove abbiamo mangiato molte specialità della zona. Consiglio in maniera particolare le ostriche. La mattina successiva è stata dedicata ad una crociera nella laguna di Walvis Bay, per vedere le numerose specie animali che vivono in questa zona, e poter conoscere da vicino pellicani, cormorani, gabbiani, foche - alcune delle quali sono anche salite sulla nostra barca - e delfini. Ci è stato offerto un delizioso pranzo a bordo, e dopo aver completato la crociera, il nostro gruppo è ripartito alla volta del deserto del Namib, con i suoi panorami mozzafiato e le sue aree sconfinate. Abbiamo fatto un lungo tragitto attraverso le pianure rocciose, ammirando i panorami e alcune specie indigene di piante, e siamo arrivati ad un piccolo ma simpatico lodge sperduto nel deserto, dove siamo stati accolti con grande ospitalità, e ci è stata offerta un'ottima cena a base di zuppa di verdura e carni alla griglia assortite. Il nono giorno di viaggio è stato dedicato alle dune di Sossuvlei, in particolare alla famosissima Duna 45. Partiti di buon ora, quando il sole si stava ancora levando, abbiamo camminato sulle dune dello spettacolare "deserto vivente" del Namib, e lungo le sponde del lago di Sossuvlei, le cui dimensioni dipendono dalle precipitazioni del periodo delle piogge, per poi dirigerci verso il canyon di Sesriem e le sue incredibili formazioni rocciose. Rientrati allo stesso lodge della sera prima, abbiamo mangiato un'altra deliziosa cena, e abbiamo passato una notte di riposo dopo una giornata intensa ed emozionante. La tappa successiva è stato il leggendario Kalahari, dove siamo arrivati dopo un lungo percorso attraverso le strade assolate. Giunti al lodge nel primo pomeriggio, dopo aver pranzato ed esserci ripresi dal lungo tragitto, siamo partiti per una escursione in 4x4 sulle dune di sabbia, dove abbiamo potuto vedere, ancora una volta, le numerose specie animali che abitano questa parte d'Africa, e abbiamo avuto la fortuna di vedere una coppia di leoni, un maschio e una femmina, che da anni vivono nella riserva dell'Intu Africa Zebra Lodge. Malgrado il freddo che avanzava verso la fine della giornata, è stata una visita suggestiva, che si è conclusa con una foto di gruppo al tramonto, su una delle dune. L'ultimo giorno non è stato privo di eventi interessanti - la mattina, siamo stati guidati da un gruppo di giovani cacciatori boscimani alla scoperta di altre curiosità e stranezze della natura nella regione del Kalahari, e di interessanti usanze di questo popolo, in particolare i loro sistemi di caccia, le loro conoscenze di medicina e sopravvivenza, e la loro peculiare lingua. In seguito, dopo un viaggio di alcune ore, siamo tornati a Windhoek, che abbiamo avuto il tempo di visitare. Molto soddisfacente anche la sistemazione dell'ultima notte: un'ampia camera con doccia, frigobar e televisione, e una buona cena. Rientro senza problemi, voli confortevoli. E' stata un'esperienza che mi ha arricchito, ho visto una natura incontaminata e selvaggia. Poter vedere animali muoversi nel loro ambiente naturale è stato affascinante e anche scioccante. Spettacoli naturali assolutamente inconsueti, grandiosa la bellezza della natura. Sicuramente si deve accettare qualche piccolo disagio dovuto a volte alle distanze da percorrere, ma per quanto ha riguardato l'organizzazione di alberghi, lodge e attività, tutto è filato liscio. Orizzonti Namibiani ha quindi la mia più alta raccomandazione per chi fosse interessato a scoprire l'Africa, e non dovrebbe mancare nell'esperienza di qualunque appassionato di viaggi.

Enrico Martinelli,

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