Ore 04:30 del 20 agosto 2009: inizia così la bella avventura da tanto sognata e preparata, perchè riuscisse a dare piena soddisfazione a tutti i 31 partecipanti. Puntuale il pullman ci porta all'aeroporto Marco Polo. Facciamo una sosta a Roma Fiumicino e sia pure con un'ora di ritardo, decolliamo per giungere verso le ore 22 a Mosca. Dopo un difficile disagio per i documenti, siamo sul pullman che ci porta al confortevole albergo " Holiday Inn", un brusco calo di temperatura (12°C ) ed un forte vento ci fa rinchiudere nelle nostre stanze in attesa di vivere un'esperienza da tutti desiderata. Dimenticavo un gruppo di coraggiosi tenta l'avventura di giungere alla Piazza Rossa con il metrò ! L'avventura è riuscita.
21 agosto: Inizia la visita della città. Cominciamo dal cuore di Mosca: La piazza Rossa
Lo sguardo è tutto per la cattedrale di S. Basilio, luogo che tutti conoscono ma che non finisce di affascinarci; il Cremlino: magnifico complesso composto da 9 chiese, tra le quali primeggia quella dell'intercessione con la sua ricca gamma di colori. Uno sguardo alla maestosa cinta muraria del Cremlino e una veloce visita al GUM (con tante belle proposte ma impossibili non solo per le tasche dei moscoviti!). Saliamo sulla Collina dei Passeri ammirati davanti all'imponente Università (una delle sette sorelle ) "Lomonosov". Dal grande piazzale uno sguardo all'intera città e tra le bancarelle iniziano i nostri "contatti commerciali" per l'acquisto delle nostre matrioske. Una particolare zuppa ci trova tutti uniti in un ristorante. Fa seguito un buon secondo piatto ed un caffè. Poi ripartiamo per la visita al Cremlino. Passiamo davanti al grandioso, ma fuori luogo, "State Cremlin palace" e ci troviamo nella suggestiva piazza delle cattedrali: è un guardare attorno stupiti e meravigliati! Lo scintillio delle cupole dorate non ci fa stancare nel rimanere con lo sguardo all'insù! La scelta è di visitare la cattedrale dell'Assunzione. La luce della dozzina degli imponenti lampadari ci permette di gustare quella meraviglia di pareti e colonne impreziosite dalla mano dei grandi maestri della scuola iconografica russa lungo tutti i 28 metri di altezza. In essa venivano incoranati gli Zar. A malincuore usciamo, per seguire la nostra guida nella visita alla cattedrale dell'Assunzione. Battesimi e sposalizi della famiglia zarista si svolgevano veramente in un ambiente da favola! L'iconostasi non finisce di stupire e ci accorgiamo di camminare su un pavimento in diaspro e agata. Ci mancava di visitare la cattedrale dell'Arcangelo con i sarcofagi degli Zar antecedenti a Pietro il grande. Nell'uscita dal Cremlino una foto accanto alla Zarina delle campane e un'occhiata allo Zar dei cannoni. La guida indica alla nostra destra la residenza del presidente Medvedev e soddisfatti lasciamo il Cremlino ben sapendo che il gran palazzo del Cremlino e l'Armeria non si possono dimenticare! Nel rientro una passeggiata lungo il giardino di Alessandro con una sosta davanti alla fiamma perenne sulla tomba del milite ignoto. Nei pressi della grande arteria Tverskaja attendiamo il pullman che ci riporta in Albergo. Il 22 di agosto iniziamo l'atteso giro dell'Anello d'oro. In mattinata raggiungiamo la città di Vladimir: visitiamo la Porta d'Oro e la mostra dei cristalli. Pranzo in ristorante (con l'immancabile zuppa!) e nel pomeriggio ci godiamo la visita di Suzdal' con il suo Cremlino: visitiamo il monastero di Sant'Eutimio che continuava a sorprenderci per la sua ricchezza architettonica. Prima dell'arrivo al nuovo albergo, camminiamo tra i ricordi dell'archittetura lignea e della vita agreste russa. Domenica 23 agosto: è il quarto giorno del nostro Tour: nessuno da segni di stanchezza, anzi aumenta il desiderio di contemplare nuove meraviglie; la prossima tappa è Kostroma che ci accoglie con un pallido sole: visitiamo lo splendido monastero di Sant'Ipazio. Nel pomeriggio giungiamo a Jaroslavl e noi continuiamo a sgranare i nostri occhi tra le grandi pareti dipinte della chiesa della Trasfigurazione prima di sostare in un nuovo albergo. La mattina del quinto giorno la guida ci accompagna nella visita della città e nella chiesa del profeta Elia. Lasciata Jaroslavl ci avviciniamo al Lago Nero sulle cui rive sorge la graziosa cittadina di Rostov Velikij e nel pomeriggio siamo felici di giungere a Sergiev Posad: Rimaniamo ancora una volta affascinati da questa Lavra di S. Sergio. Lungo i viali si incrociano monaci e fedeli e turisti come noi. Le pitture, sopratutto le magnifiche icone, non finiscono di stupire. Rimaniamo colpiti dalla fede che vediamo espressa nei volti e nei gesti de fedeli: Tutti assistono in piedi alle varie celebrazioni. Ci edificano! Una 70ina di km ci fanno rientrare nel nostro albergo di Mosca. Dopo l'abbondante colazione del sesto giorno abbiamo l'opportunità di visitare una delle più belle collezioni di icone russe. La galleria nazionale Tretijakov. Mi è sufficiente ricordare, per me la migliore, l'icona della SS. Trinità di Andrej Rublev. Il pomeriggio ci vede pronti con le valigie per salire nel treno diretto a S. Pietroburgo: Partenza in perfetto orario e anticipo di un minuto all'arrivo! All'hotel Moskva una buona accoglienza, e percorrendo i lunghi corridoi ognuno trova sollievo per una notte dove alle ore 22 appaiono ancora le ultime luci del giorno. Solo 3 giorni la nostra permanenza nella città di Pietro il Grande, quindi vediamo di organizzarla nei particolari con la nostra nuova guida Olga. Mercoledì 26 iniziamo a conoscere questa bella città chiamata "la Venezia del nord" che subito ci affascina per l'eleganza dei suoi palazzi che affiancano le sue "prospettive" (vie). Percorriamo la settecentesca Nevskij Prospekt per giungere alla grande Piazza del Palazzo; sostiamo ai piedi della colonna di granito e rimaniamo ancora una volta stupiti di fronte al grande palazzo d'inverno. Segue il pranzo presso un simpatico ristorante nei pressi della chiesa della Resurrezione di S. Salvatore sul Sangue Versato: con le sue 5 cupole più quella dorata del campanile: Per un po' ci sembrava di essere tornati sulla piazza rossa davanti a s. Basilio ! Ristorati, riprendiamo il giro della città con meta la Fortezza dei SS. Pietro e Paolo luogo dove riposano i Romanov. Concludiamo la giornata alla Lavra di Aleksandr Nievskij e a piedi rientriamo nel nostro albergo. Giovedì è il penultimo giorno della nostra permanenza ma abbiamo da vivere la più forte esperienza: in mattinata percorriamo i sontuosi scaloni e saloni dell'Ermitage. Sempre lo stupore di accompagna sala dopo sala: Il tutto crea un'immagine veramente irripetibile! Ammiriamo il nostro Leonardo, Giorgione, Tiziano. Rimango un po' stupito nella sezione dell'impressionismo e cubismo: Monet, Gaugin, Matisse, Van Gogh, Picasso, "uomini" famosi in tutto il mondo... ma qui la gente passa veloce e lascia lo spazio libero... Geni incompresi da i più! La guida ci lascia dopo averci fatto godere del più bel museo del mondo. Nel pomeriggio giungiamo nella residenza estiva di Pietro il Grande. Percorsi 30 km dalla città entriamo nel parco di Petrodvorets che sorge su tre terrazze naturali prospicienti il Golfo di Finlandia. Assistiamo all'apertura delle fontane: Siamo di fronte alla splendida scenografia della Grande cascata con i suoi 64 zampilli che spruzzano l'acqua sulle statue dorate di eroi. Visitiamo il grande parco. Rientriamo in albergo per prepararci alla nostra ultima serata. Piove a dirotto, ma noi siamo tutti seduti per una cena tipica con folklore... Consumiamo la cena in allegria... ma alle 23 ci fanno capire che il locale... e sfidando un grosso acquazzone, ritorniamo in albergo in pullman. Il 28 agosto si preparano le valigie per il rientro. l'aereo parte al pomeriggio, ci rimane di organizzare la mattinata. Non ci perdiamo d'animo e servendoci del metrò riusciamo a sbucare a metà di via Nevskij. Il gruppo si divide chi al grande centro commerciale e un altro gruppetto a visitare le due grandi basiliche. Per prima entriamo nella cattedrale di "Nostra Signora di Kazan" con il suo colonnato che richiama la piazza di S.Pietro e il suo interno maestoso e pieno di luce. Colpisce la bella icona della vergine di Kazan, le alte colonne monolitiche di porfido rosa e la grande cupola. Uscendo ci lasciamo orientare dalla guglia dell'Ammiragliato sapendo che vicino sorge la famosa cattedrale di S.Isacco, ora museo. Il suo stile eclettico non finisce di stupire: la grande cupola dorata che si innalza per 101,5 metri è la quarta nel mondo, ma credo non abbia paragoni l'interno ricco di sclulture, pitture, mosaici, ori, marmi. L'iconostasi difficilmente la si potrà dimenticare con le sue colonne in malachite e lapislazzuli... Una vera meraviglia! Il tempo è scaduto e non rimane che tornare in albergo per attendere il pullman che ci riporta puntuali all'aeroporto per Roma e Venezia. Prima di concludere un ricordo di tante persone viste durante i nostri spostamenti tra una città e l'altra lungo le strade, gente che vendeva i loro prodotti: patate, mele, cavoli: riandavo con la mia mente nei pressi di Petrodvorets, i piccoli orticelli dove la gente poteva coltivare e vendere in autonomia, in epoca sovietica, i propri prodotti: non mi sembrava di tanto diversa quella gente, di certo non era la gente spensierata delle città ! A Venezia ore 22.05. Si conclude il nostro viaggio con l'immancabile sorpresa: "valigie consegnate" e riportato nel carrello luminoso... ma noi siamo una 50ina ad aspettare la nostra valigia... facciamo parte del 60% degli sfortunati viaggiatori di passaggio per Roma... Amareggiati e un po'... denunciata la valigia smarrita ritorniamo al nostro paese.
Grati comunque a chi questo viaggio l'ha saputo ben organizzare: la Silavon Viaggi di Noale e Ubuntu Travel.

Don Anselmo Durante.

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