In rete ci sono innumerevoli diari di viaggio che parlano della crociera sul Nilo. Non dirò niente quindi delle meraviglie viste. Ricordo però con grandissimo piacere i compagni di viaggio, un’intera famiglia composta da due carissimi bambini, Luca 8 anni e Marco 4 anni, papà , mamma e zia. Noi apparteniamo alla generazione dei nonni, così è stato come fare un viaggio tutto in famiglia. La gentile e dotta guida Ahmed fungeva da amico, zio e maestro. Particolarmente sensibile alle esigenze e curiosità dei bambini e alle speciali esigenze di zia Raffaella, con gravi problemi di vista. Peccato non avere avuto più tempo e spazio nel cervello per approfittare della sua grandissima cultura. Diciamo che sarà per un'altra volta?
Cristina e Nando Cattaneo,
Inutile quindi parlare del tempo che ci ha fatto dimenticare i reumatismi. Ognuno di noi ha riportato a casa una valigia piena di ricordi personali e sogni, chi il cibo, chi i fiori, chi l’aria del Nilo, chi tanti regali per amici e parenti. Per non parlare delle foto che devo ancora cominciare a catalogare e riordinare. Lavoro che prolungherà a oltranza questo splendido viaggio.
Marco e Luca hanno dimostrato di avere più memoria di tutti noi, oltre ad avere imparato alcune parole in arabo - jalla, jalla, amava ripetere Marco, andiamo, andiamo! - sapevano a memoria i nomi dei faraoni e tutta la loro complicata storia.
Non sono mancate le piccole avventure e gli imprevisti, come la signora africana che ha fatto fermare l'aereo in partenza perchè ha avuto una crisi di panico, per fortuna con noi c'era Silvia di Ubuntu, che dopo averci accolto a Malpensa ci ha accompagnato fino all'hotel del Cairo, o la guardia dell'hotel cinque stelle del Cairo che ha brontolato perchè uno di noi aveva il coltellino svizzero in valigia! O l'incontro con un ex-scolaro al Cairo! Il sale dei viaggi!
Arrivederci presto, quindi, e grazie!