Uzbekistan

L'Uzbekistan, situato nell'antica culla formata dai fiumi Amu-Darya e Syr-Darya, anovera alcune delle città più antiche del mondo ed è il paese più ricco di storia fra tutte le repubbliche dell'Asia centrale.  Nel passato è stato luogo di incontro delle maggiori civiltà e uno dei più vivaci punti di scambio culturale e commerciale fra Oriente e Occidente. Tamerlano, Alessandro il Grande, Marco Polo e Gengis Khan passarono per le città di questo Paese: Samarcanda, Hiva e Buhara furono infatti punti nevralgici della Via della seta. Oggi l’Uzbekistan è un Paese che sta cercando di aprirsi maggiormente al turismo, sfruttando il fascino della sua storia e delle sue città, ma soprattutto delle sue incredibili bellezze naturali.

CAPITALE: Taskent
POPOLAZIONE: 26.485.000
LINGUA: uzbeco, russo, tagico
RELIGIONE: musulmana 88%; ortodossa 1%; non religiosi/atei 11%
ETNIA: uzbechi 75,8 %, russi 6 %, tagichi 4,8 %, kazachi 4,1 %, caracalpachi 2,1 %, tatari 1,6 %, kirghizi 0,9 %, coreani 0,9 %, ucraini 0,6 %, altri 3,2 %
GOVERNO: repubblica
FUSO ORARIO: Il fuso orario rispetto all’Italia è di 4 ore avanti. L’ora legale inizia a partire dall’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di settembre
CLIMA: Occupato per la gran parte dal deserto, il Paese ha un clima di tipo continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche diurne e stagionali e da scarse precipitazioni. L’inverno è quindi rigido, tranne nella regione sudoccidentale, dove le temperature si mantengono abbastanza miti. L’estate è invece estremamente calda, in particolare in alta quota, e secca in tutto il territorio. La primavera (da aprile a giugno) e l'autunno (da settembre a fine ottobre) sono in genere le stagioni migliori per visitare il paese.
CORRENTE ELETTRICA: 220 Volts, 50 Hertz
PREFISSO TELEFONICO: 007
MONETA: sum uzbeko
PRINCIPALI AEROPORTI: Tashkent, Tashkent International Airport
Bukhara, Bukhara Airport
Samarcanda, Samarkand Airport
PRINCIPALI MANIFESTAZIONI: 21 marzo, Samarcanda, festa primaverile del Navrus (i giorni nuovi): la più grande festività dell'Asia centrale, adattamento musulmano dell'equinozio di primavera, dura due giorni, con  giochi tradizionali, musica, rappresentazioni drammatiche, artisti di strada e fiere coloratissime, che dà il meglio di sé a Samarcanda.
23 ottobre, Samarcanda, Festival dei bambini per la pace e il disarmo
dicembre, Nukus, Pakhta-Bairam, festa del raccolto che si celebra nel Karakalpakstan, uno dei pochi luoghi al mondo dove si assiste a una partita di ylaq oyyny, versione centroasiatica del polo.
LINKS UTILI: www.uzbektourism.uz/en

TERRITORIO
L'Uzbekistan confina a ovest con il Turkmenistan, a nord e a est con il Kazakistan e a sud con il Kirghizistan, il Tagikistan e per un breve tratto con l'Afghanistan. È un paese pianeggiante e monotono: oltre due terzi della superficie, per lo più la parte occidentale, sono costituiti da steppa e deserto. L'unica zona un po' più fertile è il delta, dove ciò che rimane dell'Amu-Darya sfocia in quello che resta del lago d'Aral. Al contrario, l'Uzbekistan orientale si eleva in direzione delle montagne dei paesi vicini ed è qui che nascono le maggiori arterie fluviali. Il territorio agricolo più fertile (e quindi la maggior parte della popolazione) si concentra alle pendici delle montagne, in prossimità delle pianure alluvionali e lungo i tre grandi fiumi del paese.

IMPERDIBILE

  • Taskent, la capitale uzbeka, situata in una vasta e fertile oasi ben irrigata, deve la sua importanza proprio a questa posizione favorevole in contrasto con la vastissima area steppica e desertica che la circonda. In passato è stata una delle città più grandi dell’Unione Sovietica e ne conserva oggi il tipico aspetto. I monumenti architettonici antichi, pochi ma ben conservati, sono racchiusi in un unico complesso: da segnalare la Madrasa Kukeldash, un’accademia per i religiosi islamici del XVI secolo, e la piccola moschea di Jami, del XV secolo. Per conoscere le tradizioni storiche e culturali del Paese si possono visitare il museo di Belle Arti che ospita una interessante collezione di opere d'arte del Turkestan prima dell'invasione russa, il museo di arti applicate, il museo di storia dell'Uzbekistan e il museo di Amir Temur (Tamerlano). Vale la pena di passeggiare fra i resti della città vecchia, l'eski shakhar, un dedalo di strette viuzze polverose, su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrase (accademie islamiche), che sembra essere stato risparmiato dagli urbanisti sovietici per mostrare che aspetto avrebbero avuto gli edifici senza gli splendori del socialismo. Il bazar Chorsu è un enorme mercato all'aperto, accanto alla madrasa di Kukeldash, frequentato da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali.
  • Samarcanda, situata nel cuore di un'area intensamente coltivata a cotone, è una delle città più antiche del mondo: fu fondata, secondo le ultime ricerche, 2750 anni fa, ma fiorì tra il XIV e il XV secolo sotto Amir Temur (Tamerlano), un grande condottiero e uomo di Stato che proclamò Samarcanda capitale del suo enorme impero. Da vedere le cupole azzurre del mausoleo Gur-i Mir (1403-4), dalla semplice mole ottagonale, dove giacciono Tamerlano e il suo famoso nipote, l'astronomo Ulug Beg. Al periodo timuride risalgono anche la bellissima, maestosa moschea-cattedrale di Bibi-Khanum, la cui cupola in passato era considerata la più grande nel mondo musulmano. Grandioso il complesso delle tre scuole coraniche che si affacciano sulla piazza del Rigistan: quella di Ulug Beg (1417-1420), la Sir-dar (1619-1636) e quella di Tala-kari (1647-60), dalle splendide facciate monumentali interamente rivestite di maioliche smaltate. Il luogo più suggestivo di Samarcanda è Shahi-Zinda, una strada di tombe quasi tutte appartenenti alla famiglia e ai favoriti di Tamerlano e di Ulughbek; si dice che in una di queste riposi un cugino del profeta Maometto. Queste tombe sono tra le migliori opere della città realizzate con piastrelle di maiolica. Il più suggestivo spettacolo dal vivo offerto da Samarcanda è il bazar principale che si estende intorno alla moschea di Bibi-Khanym. Il frenetico e vivace mercato agricolo è una torre di Babele brulicante di vestiti, scialli, cappelli e turbanti di ogni gruppo etnico esistente nella regione.
  • Buhara per molti secoli è stata uno dei maggiori centri religiosi e culturali dell'Asia Centrale e questo ne ha fatto una città ricca di fascino e di monumenti magnifici, tanto che è stata dichiarata "patrimonio dell’umanità" dall’UNESCO. Lo splendido mausoleo dell'emiro samanide Isma’il (XI secolo) presenta una decorazione geometrica in mattoni di grande effetto. I timuridi costruirono la moschea di Kaljan, il cui minareto è diventato il simbolo della città, e il mausoleo di Bayan Kuli Khan, decorato di ceramiche a lustro metallico di uno splendente colore azzurro, con disegni floreali. La moschea di Magoki-Attori è una delle più belle moschee antiche, capace di accogliere 12.000 fedeli. In questa città si contano più di 140 edifici protetti, i più importanti dei quali sono la Labi-hauz, una piazza secentesca costruita intorno a una vasca, e i tre bazar coperti.
  • Hiva è una città unica in Asia Centrale per quanto riguarda lo stato di conservazione. È divisa in due parti: la parte dentro la fortezza, Ichan Qala, e la parte esterna, Dishan Qala. La parte più antica, chiusa dalle mura e da quattro porte, è città-museo, con oltre un centinaio di edifici, prevalentemente dei secoli XVIII-XIX, assai ben conservati: i restauri, iniziati alla fine del XVIII secolo, sono proseguiti fino all'inizio del XX. I palazzi e i luoghi di culto in legno e marmo finemente intagliati, adornati da terrecotte, mattonelle e ceramiche smaltate, creano un ambiente di grande effetto. I monumenti più famosi sono il Tosh Hovli o residenza dello scià del Horezm, la moschea del Venerdì’, il minareto incompiuto di Kalta Minor, il minareto di Islam Khodja e il mausoleo di Pahlavan Makhmud.
  • Shakhrisabz è una piccola città situata 90 km a sud di Samarcanda. Sembra non abbia nulla di speciale, finché non si scorgono le rovine che punteggiano le strade secondarie e una grandiosa città completamente diversa da quella attuale inizia a prendere forma. È la città natale di Tamerlano e una volta, probabilmente, la sua fama oscurava addirittura quella di Samarcanda. Del palazzo Ak-Saray di Tamerlano non rimangono che alcuni frammenti della gigantesca entrata alta 40 m, ricoperta di splendidi mosaici blu, bianchi e oro simili a una filigrana. Si rimane sbalorditi cercando d'immaginare la grandezza e la magnificenza di questa residenza estiva. Lo stesso vale per il Dorussiadat (seggio del potere e della forza) che forse arrivava anche a superare in grandiosità il palazzo Ak-Saray. Fra le altre attrattive ci sono le tombe degli antenati di Tamerlano, la gigantesca moschea di Kok-Gumbaz e la Cripta di Tamerlano, progettata per il condottiero, ma contenente i resti di due corpi non ancora identificati.

FORMALITA’  D’INGRESSO
I cittadini italiani devono essere muniti di visto d'ingresso che è necessario richiedere prima della partenza poiché non vengono rilasciati visti all’arrivo. Il passaporto dovrà avere una validità di almeno tre mesi al momento del rientro in Italia. Per le formalità riguardanti bambini e cittadini non italiani consultare il sito http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/passaporto/passapor.htm

VIAGGIATORI DISABILI
In Uzbekistan sono purtroppo sconosciute le fcilitazioni per i disabili: c'è un proliferare di scale per raggiungere anche i posti più banali e l'installazione degli ascensori non è stata pensata nemmeno nel nuovo aeroporto internazionale di Tashkent. Talvolta i marciapiedi delle strade sono dotati di rampe, ma la loro pendenza è tale da renderle molto pericolose. Inoltre, la presenza lungo strade e marciapiedi di buche di ogni larghezza e profondità rende ogni percorso pericoloso anche per chi non ha problemi.

SALUTE
Non è richiesta nessuna vaccinazione. Come in ogni viaggio è consigliabile essere in regola con le vaccinazioni antitetanica (per eventuali ferite); non è invece il caso di fare quella anticolerica. È bene bere solo da bottiglie sigillate ed evitare di usare ghiaccio perché può provenire da acqua non pulita, evitare di mangiare cibi crudi e frutta e verdura fresche. E' consigliabile lavarsi anche i denti con acqua minerale.

CUCINA
La cucina centroasiatica ricorda quella mediorientale e mediterranea per il largo utilizzo di riso, condimenti saporiti, verdure e legumi, yogurt e carni grigliate. Nel nord dell'Uzbekistan i pasti consistono spesso di pilaf, kebab, tagliolini e pasta, stufati, pane e pasticceria elaborati, mentre il sud del paese si distingue per condimenti più delicati e dolci di prima qualità. Il tè è onnipresente, in genere servito con il latte. Poiché si tratta di un Paese musulmano non vi sono molte bevande alcoliche, anche se è sempre possibile terminare un pasto con dell’ottima vodka.

SHOPPING
Ci sono pochissimi negozi che vendono souvenirs e la maggior parte della gente compra e vende nei "bazaar", dove si trova tutta la varietà dei prodotti artigianali, tappetti di inimmaginabili colori e forme,  straordinari servizi di porcellana e terracotta dipinti nei colori di tradizione, le bambole nei costumi tradizionali.

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