Scrigno di panorami diversi e di sorprese emozionanti, ricco di biodiversità e di terre remote ancora da esplorare. Una terra unica dove si concentrano risorse e bellezze straordinarie: "la perla d'Africa"
CAPITALE: Kampala
POPOLAZIONE: 32,400,000 abitanti
LINGUA: inglese e swahili (uff.), luganda
RELIGIONE: 33% cattolica, 33% protestante, 18% animista, 16% musulmana
ETNIA: 17% baganda, 8% ankole, 8% basoga, 8% iteso, 7% bakiga, 6% langi, 6% rwanda, 5% bagisu, 4% acholi, 4% lugbara, 3% bunyoro, 3% batoro, 2% alur, 2% bagwere, 2% bakonjo, 2% jopodhola, 2% karamojong, 2% rundi, 1% europei, asiatici, arabi, 8% altri popoli
GOVERNO, repubblica presidenziale
FUSO ORARIO: + 2
CLIMA: I mesi migliori per visitare il paese sono tra fine dicembre e fine febbraio, periodo in cui il clima è generalmente secco (senza essere eccessivamente caldo), e tra metà giugno e metà agosto. Il trekking al di fuori di questi mesi è vivamente sconsigliato.
CORRENTE ELETTRICA: 220Volts, 50Hz
PREFISSO TELEFONICO: 00256
MONETA: scellino ugandese (USh)
PRINCIPALI AEROPORTI: Entebbe International Airport
LINKS UTILIZZATI: http://www.ugandatourism.org/
http://www.visituganda.com/pages
http://www.ugandawildlifescene.com
http://www.aboutuganda.com/
TERRITORIO
Confina a nord con il Sudan, a est con il Kenia, a sud con la Tanzania e il Ruanda e a ovest con la Repubblica Democratica del Congo; non ha sbocchi al mare. La parte meridionale del territorio comprende una parte sostanziosa del Lago Vittoria, che, per il resto, appartiene a Kenia e Tanzania. Il territorio è costituito da un altopiano posto sui 1200 metri d'altezza, racchiuso da varie catene montuose culminanti a sud-ovest negli oltre 5000 metri del Ruwenzori.
IMPERDIBILE
Kampala. Città moderna e vivace, la capitale ugandese ha sofferto molto durante la guerra civile. Nei circa dieci anni di governo del presidente Museveni, Kampala si è trasformata da città fantasma, in un centro fiorente come si conviene alla capitale di un paese che vanta uno dei più alti tassi di crescita del continente africano. Oggi Kampala ha addirittura casinò, locali notturni e ristoranti eleganti. Inoltre, è una città sicura. Si dice che Kampala sia costruita su sette colline, ma il centro sorge su una sola di esse, Nakasero. La metà superiore della collina è una sorta di città giardino, con ampi viali tranquilli su cui si affacciano grandi case protette da imponenti recinzioni. È questo il quartiere delle ambasciate, delle organizzazioni umanitarie, degli alberghi più esclusivi, degli uffici governativi e dei ricchi in genere. La metà inferiore della collina è un mondo completamente diverso fatto di negozi, piccoli esercizi commerciali, alberghi e ristoranti economici, mercati e templi hindu. Qui si trovano anche l'autostazione e i posteggi dei taxi. Le strade di questa zona congestionata sono gremite di gente, vecchie automobili sgangherate, venditori di biglietti della lotteria e bancarelle sui marciapiedi che vendono di tutto, dai timbri di gomma ai ricambi per le radio. Se non vi bastano le strade di Kampala, segnaliamo alcuni siti turistici di un certo interesse. Sicuramente, la sezione più interessante dell'Uganda Museum è la collezione di strumenti musicali tradizionali, che potete suonare liberamente. Le Tombe di Kasubi sorgono su Kasubi Hill, che ospita il palazzo reale la cui costruzione risale al 1881. È qui che troverete gli enormi edifici tradizionali in canne e tapa dei kabaka (re) del popolo baganda.
Bwindi National Park è uno dei parchi nazionali ugandesi di più recente istituzione. Noto un tempo con il nome di 'Foresta impenetrabile', occupa una superficie di 330 kmq nel sud-ovest del paese, vicinissimo al confine con la Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Il parco ospita uno degli ultimi habitat rimasti del gorilla di montagna e conta circa 320 esemplari di questa specie, ossia la metà dell'intera popolazione mondiale. A causa dei disordini in Ruanda e nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, il parco di Bwindi è diventato la meta principale dell'Africa orientale per vedere questi animali. Il Bwindi National Park è una delle zone dell'Africa più ricche di flora e fauna e ospita elefanti, il raro ilochero (maiale gigante delle foreste) e almeno 10 specie di primati. La sede del parco è a Buhoma, ai margini settentrionali, ed è da qui che partono le visite ai gorilla.
Jinja sorge sulle rive del lago Vittoria e trabocca di vecchi edifici in stile orientale, a testimonianza del periodo in cui in città risiedeva una considerevole comunità asiatica. Si può anzi dire che la città appartenesse agli asiatici, finché Idi Amin non li cacciò semplicemente dal paese. Molti sono tornati e la città conosce una nuova fioritura. Jinja è anche uno dei luoghi in cui il Mahatma Gandhi ha voluto che venissero sparse le sue ceneri. Una statua lo commemora in un tempio hindu vicino alla città. Jinja si trova vicino alla Owen Falls Dam, una centrale idroelettrica che copre gran parte del fabbisogno energetico del paese. La strada principale che collega Kampala a Jinja passa sopra la diga e la linea ferroviaria utilizza un ponte nelle vicinanze. Prima della costruzione della diga, le sorgenti del Nilo Vittoria erano le Ripon Falls, ossia il punto in cui il Nilo lasciava il lago Vittoria iniziando il suo viaggio verso il Mediterraneo. Le cascate furono sommerse dopo la costruzione della diga, ma dalla turbolenza delle acque si può ancora capire dove si trovavano.
Isole Sese. Questo arcipelago sorge al largo della sponda nord-occidentale del lago Vittoria. Sfuggite alle devastazioni della guerra civile, le 84 isole che lo compongono hanno conservato intatta la bellezza originaria e i loro abitanti, chiamati basese, formano un gruppo tribale ben distinto con lingua, cultura e tradizioni proprie. I basese vivono di pesca e coltivano caffè, patate dolci, manioca, igname e banane. Le isole principali, Buggala, Bufumira, Bukasa, Bubeke e Khome, sono collinose e, le aree non coltivate, sono ricoperte da una grande varietà di alberi. La fauna comprende scimmie, ippopotami, coccodrilli e diversi tipi di uccelli. A parte l'avvistamento della fauna, le isole offrono al visitatore ottimi punti per pescare, nuotare o starsene semplicemente sdraiati al sole.
Montagne del Ruwenzori e Kibale Forest National Park. Le montagne del Ruwenzori, avvolte dalle nebbie, rappresentano uno dei percorsi di trekking più impegnativi dell'Africa orientale. Si estendono per circa 100 km e costituiscono uno dei più famosi parchi nazionali dell'Uganda. Al centro si trovano nevai e ghiacciai perenni, il più elevato dei quali è il Mount Stanley che si erge in mezzo al parco a un'altitudine di 5109 m. Fort Portal, una verde cittadina piacevole e tranquilla all'estremità nord-orientale della catena del Ruwenzori, sorge in mezzo a piantagioni di tè ed è il punto di partenza per esplorare il Kibale Forest National Park, situato 30 km a sud-est. Il parco è famoso per gli scimpanzé e si dice che abbia la più alta densità di primati al mondo. Ospita anche babbuini, colobi rossi e bianchi e mammiferi più grandi come tragelafi striati, sitatunga, cefalofi, civette, bufali ed elefanti.
Il lago Alberto fa parte del sistema della Great Rift Valley, che dal Medio Oriente si estende fino al Mozambico, e dal 1894 segna parte del confine tra Uganda e Congo. Il primo europeo ad avvistare il lago fu l'esploratore inglese sir Samuel Baker, nel 1864, che lo battezzò Alberto in onore del principe consorte della regina Vittoria. Il momento migliore per vedere il lago è in tarda mattinata, quando i pescherecci giungono a riva con la pesca del giorno. Un ottimo punto per assistere a questo spettacolo è Butiaba, lungo la strada che collega Kampala alla zona del lago. La via d'accesso lungo l'Albertine Escarpment (falesia albertina) è spettacolare e offre un ampio panorama sia del lago sia delle Blue Mountains congolesi in lontananza.
FORMALITA' D'INGRESSO
I viaggiatori di nazionalità italiana devono essere muniti di visto d'ingresso, che consente una permanenza massima di tre mesi e che può essere ottenuto all’arrivo, direttamente all'aeroporto di Entebbe, per l'ammontare di $ 50,00. Il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi. Biglietto aereo di A/R o di proseguimento del viaggio. Naturalmente, è possibile richiedere il visto anche prima della partenza.
Per le formalità riguardanti bambini e cittadini non italiani consultare il sito http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/passaporto/passapor.htm
VIAGGIATORI DISABILI
Sfortunatamente il Paese non è attrezzato per ospitare al meglio i viaggiatori disabili che potrebbero trovare difficoltà anche negli spostamenti oltre che negli alloggi.
SALUTE
Non è richiesta nessuna vaccinazione. Come in ogni viaggio è consigliabile essere in regola con le vaccinazioni antitetanica per eventuali ferite. E' consigliabile bere solo da bottiglie sigillate; è bene evitare di usare ghiaccio nelle bevande perché può provenire da acqua non pulita. E' consigliabile informarsi sempre se l'acqua dei servizi è potabile, in caso contrario lavarsi anche i denti con acqua minerale. Bisogna cercare di mangiare di preferenza cibi caldi e appena cucinati, in modo da ridurre il più possibile la contaminazione esterna; evitare la frutta che non può essere sbucciata, le verdure crude, le salse con uova, i gelati e i succhi di frutta freschi, soprattutto i frutti di mare, i latticini freschi, il latte non bollito o non confezionato, la carne cruda.
CUCINA
La cucina ugandese consta di un piatto sostanzioso preparato con fagioli o sugo di carne. Le pietanze principali in genere sono a base di manzo, capra o montone e l'amido è fornito dall'ugali o farina di mais. L'ugali viene cucinato come una sorta di polenta finché non si addensa; viene poi tagliato e servito sotto forma di piatte mattonelle. Uno spuntino eccellente, anche se non sempre disponibile, è rappresentato dal mkate mayai (pane uova). Piatto di origine araba, consiste in una sfoglia sottile di pasta farcita di carne tritata e uovo crudo che viene poi ripiegata a formare un pacchetto e fritta su una piastra rovente. La birra è probabilmente la bevanda più diffusa in Uganda; il pombe è una birra prodotta a livello locale, ricavata dalla banana fermentata e il waragi è la bevanda alcolica del luogo a base di miglio.
SHOPPING
Molti gli oggetti di artigianato locale che si possono acquistare: vestiti fatti a mano in fibra di Fico, simpatici oggetti e contenitori ricavati da zucche, cestini creati dall'intreccio di foglie di palma, svariati oggetti in ceramica e strumenti musicali tutti creati a mano.
UGANDA RESPONSABILE: UN VIAGGIATORE IN - FORMATO E' UN VIAGGIATORE BEN ACCOLTO
Ogni turista inevitabilmente ha un importante impatto sull'ambiente e sulla società dell'Uganda. Da poco il Paese ha cominciato un cammino verso la ricostruzione riaprendo le porte al turismo. Sono molti i viaggiatori che vogliono scoprire e conoscere il territorio che ospita più della metà della popolazione mondiale dei gorilla di montagna, ma è indispensabile un approccio educato e rispettoso con qualche accorgimento utile per godere al meglio di quest'esperienza.
Prendersi per tempo: organizzare un viaggio in Uganda non è facile poiché tutto si basa sulla disponibilità dei permessi per visitare i Parchi e le famiglie di gorilla. Questi permessi sono disponibili in numero limitato (soltanto 8 visitatori al giorno possono visitare un gruppo di gorilla abituati alla presenza umana. Ciò è necessario per rispettare gli animali e ridurre al minimo i rischi di contrarre malattie portate dall’uomo), quindi la tempestività della prenotazione può essere decisiva.
Abbigliamento: generalmente durante il giorno si indossano normali indumenti estivi (t-shirts, pantaloni leggeri meglio lunghi), rappresentano la maggior parte delle cose da portare. Per la sera è consigliabile qualcosa di più pesante in quanto in alcune stazioni si avverte l'escursione termica tra il giorno e la notte (felpe, giacche, k-way dovrebbero bastare). Durante il tour si cammina molto, si raccomanda di non indossare scarpe nuove, mai usate, che potrebbero riservare brutte sorprese. Piuttosto si consigliano scarpe da trekking con calze anti-vesciche; i piedi sono il mezzo di trasporto principale durante il viaggio, quindi è bene tutelarsi.
Norme di comportamento: da tenere durante il trekking tra i gorilla. Prima di intraprendere l’attività è necessario lavarsi accuratamente le mani.
Non bisogna lasciare rifiuti all’interno del parco, tutto ciò che viene portato all’interno deve essere riportato all’esterno. Le guide del parco inizieranno la ricerca dei gorilla nel punto in cui sono stati avvistati il giorno precedente. Da questo punto si seguiranno le loro tracce lasciate nella zona. In prossimità dei gorilla la guida vi informerà quando utilizzare le macchine fotografiche, non è possibile usare il flash. Mentre si fotografa muoversi lentamente e con attenzione. È necessario mantenere un tono di voce pacato, ciò darà la possibilità di osservare anche la prolifica varietà di specie di uccelli presenti nella foresta; naturalmente si possono fare domande alle guide. Mantenere una distanza di 7 metri dai gorilla per proteggerli dalla possibilità di contrarre malattie portate dai visitatori; maggiore sarà la distanza più rilassato sarà il gruppo di gorilla. Restare in gruppo durante l'osservazione. Non mangiare o bere in prossimità dei gorilla. Può capitare che i gorilla carichino, seguite le indicazioni della guida: accovacciatevi lentamente, non guardate i gorilla negli occhi e aspettate che si allontanino. Non provate a fuggire, scappare aumenta il pericolo. Non toccare i gorilla. Il tempo massimo concesso per l’osservazione dei gorilla è di 1 ora. Nel caso diventino nervosi o agitati, la guida dovrà interrompere l’attività.
Strade e trasferimenti: nonostante molto sia stato fatto negli ultimi anni, le strade in Uganda non sono ancora di livello eccellente, soprattutto quelle che collegano tra loro i parchi nazionali, ma Kampala è collegata alle altre città in Uganda per la maggior parte da strade asfaltate e recenti. Si fanno lunghi trasferimenti e per viaggiare comodi sono utilizzati minivan 4x4 (migliori delle jeep) in buone condizioni.
Bagagli: si consiglia di viaggiare con poche valigie, meglio borsoni morbidi, che si stivano meglio nei veicoli.
Disposizioni sanitarie: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Si consiglia comunque quella per la febbre gialla, valida 10 anni. E' bene rivolgersi al proprio medico curante. La malaria, presente nel Paese tra la popolazione locale non coinvolge i viaggiatori ed il rischio è molto ridotto sia dalla breve durata dei viaggi e limitato da un comportamento corretto (camicie e pantaloni a maniche lunghe, utilizzo di repellenti). Negli anni di esperienza altrettanti viaggiatori ci hanno informato che esiste un trattamento omeopatico. In commercio c'è anche uno spray anti-insetti per indumenti e zanzariere da spruzzare direttamente sui capi da trattare, il cui effetto ha la durata di due mesi e resiste ad otto lavaggi. In generale si consiglia ai viaggiatori di fare un richiamo dei vaccini quali tetano, colera, epatite A e B, meningite. Si raccomanda, inoltre, di bere solo da bottiglie sigillate; è bene evitare di usare ghiaccio nelle bevande perché può provenire da acqua non pulita. E' consigliabile informarsi sempre se l'acqua dei servizi è potabile, in caso contrario lavarsi anche i denti con acqua minerale. Bisogna cercare di mangiare di preferenza cibi caldi e appena cucinati, in modo da ridurre il più possibile la contaminazione esterna; evitare la frutta che non può essere sbucciata, le verdure crude, le salse con uova, i gelati e i succhi di frutta freschi, soprattutto i frutti di mare, i latticini freschi, il latte non bollito o non confezionato, la carne cruda.
Telefoni cellulari: la maggior parte dei luoghi degli itinerari in Uganda e Rwanda sono coperti da rete telefonica attraverso i servizi degli operatori locali. Forniamo delle schede SIM locali ricaricabili da utilizzare nel proprio telefono (per chiamare l’Italia durante il safari risultano estremamente convenienti).
Sistemazioni: le sistemazioni di lusso non hanno ancora raggiunto gli standard europei, ma si stanno attrezzando, migliorando visibilmente.
Altre cose da ricordare: le prese e le spine disponibili in Uganda sono quelle di tipo Inglese a tre entrate. Molti lodge e hotel hanno la corrente attraverso sistemi di generatori o pannelli solari, per cui talora di notte si possono verificare disconnessioni della corrente, soprattutto nelle piccole strutture. Si consiglia di avere con sè una torcia. Batterie per videocamera o macchina fotografica, rullini, schede o cassette sono disponibili nei negozi a Kampala. Una crema solare può risultare utile.
Dove siamo nel mondo: grazie alla registrazione del proprio viaggio sul sito internet, l'Unità di Crisi della Farnesina può stimare in modo più preciso il numero dei connazionali presenti in aree di crisi, individuarne l'identità e pianificare gli interventi di assistenza qualora sopraggiunga una grave situazione d'emergenza (www.dovesiamonelmondo.it/).