Nell'ottobre di questo anno, tre donne hanno ricevuto ad Oslo il premio tra i più ammirevoli al mondo, il Premio Nobel per la Pace, "per la loro lotta non violenta, per la sicurezza e per i diritti di partecipazione delle donne in un processo di pace".
Ellen Johnson Sirleaf, attuale presidente della Liberia, è la prima donna nera al mondo eletta democraticamente e spesso viene chiamata con l'appellativo di "Signora di ferro", per la sua grande forza di volontà. Sin dal suo insediamento nel 2006, ha contribuito a garantire la pace in Liberia, a promuovere lo sviluppo economico e sociale, a rafforzare la posizione delle donne. Leymah Gbowee è una pacifista liberiana, organizzatrice di uno "sciopero del sesso" durante il quale le donne di tutte le fedi si rifiutarono agli uomini finché la guerra in Liberia non fosse finita. Tawakkul Karman è una politica e attivista yemenita. Nel 2005 ha creato il gruppo di difesa dei diritti dell'uomo 'Giornaliste senza catene', per difendere in prima istanza la libertà di pensiero e d'espressione. Dal 2007 partecipa direttamente o indirettamente a manifestazioni e sit-in in Piazza della Libertà a á¹¢anÊ¿Äʾ, di fronte all'edificio del Governo.
Ciò che accomuna queste eroine contemporanee è la loro tenacia ed il coraggio dimostrato nell'affrontare gli inevitabili ostacoli che si sono presentati, spesso minacciosi, nel loro lungo percorso. La notizia della loro premiazione conforta e infonde speranza in tutti noi, ma soprattutto a tutte le donne che ancora oggi vivono in condizioni di oppressione in molti paesi del mondo.
“La speranza è che il premio a Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman possa aiutare a porre fine alla repressione delle donne che si verifica ancora in molti paesi, e a realizzare il grande potenziale per la democrazia e la pace che le donne possono rappresentare.” Comitato norvegese