Solo sillabare il nome di quest'isola leggendaria produce un suono armonioso. Il suo nome evoca cultura esotica, bellezze naturali, grazia e fascino dei suoi abitanti. Già l'esploratore e navigatore olandese Cornelius De Houtman al ritorno dalla sua spedizione nelle Indie Orientali nel 1597, disse, riferendosi a Bali, di aver scoperto il paradiso. E' diventata una delle mete imperdibili del turismo moderno per l'armoniosa combinazione tra paesaggio, spirito e ospitalità. Scenari e atmosfere balinesi che si possono ammirare ben riprodotte dal direttore della fotografia Robert Coleman Richardson, nell'epilogo del film “Mangia Prega Ama” tratto dall'omonimo romanzo bestseller di Elizabeth Gilbert. La nostra estate coincide con la stagione migliore per un viaggio in questo angolo di paradiso. E' possibile arricchire il viaggio con la visita di Lombok e se,oltre alle spiagge bianchissime, cercate anche il mare cristallino, le Gili fanno al caso vostro. Gili Trawangan, la più grande delle tre isole, offre ottime sistemazioni e spazi per attività alternative. Gili Meno,è la più isolata e selvaggia, per una fuga dalla civiltà. Infine Gili Air, piccola ma sempre frequentata dai giovani nottanbuli.
Un antica canzone in lingua Kawi recita:
In verità, dovreste perseguire
un comportamento virtuoso
così che possiate trovare la pace della mente.
Impegnatevi in azioni adeguate,
pensieri lineari e in un discorso disciplinato.
Modulate il contenuto di ciò che dite,
Usatelo per illuminare il mondo,
Così che possiate sapere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Qualsiasi cosa cerchiate, a Bali c'è.