Nella maggior parte dei Paesi a vocazione turistica, la guida è chi per professione accompagna persone singole o gruppi nelle visite ad opere d'arte, musei, gallerie, scavi archeologici, illustrandone le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali. Per esercitare la professione in Italia come in Egitto, in Irlanda, in Siria come in Russia, bisogna essere in possesso di una licenza rilasciata dalle autorità locali a seguito di un esame abilitativo con almeno una lingua straniera, conoscenze approfondite in campo storico-artistico, culturale e naturalistico. In alcuni Paesi i concorsi per l'abilitazione sono bloccati da tempo, in altri sono “più facili”. Le ripercussioni sull'attività di chi organizza viaggi sono comprensibili: nel primo caso scarseggiano le guide nell'altissima stagione, nel secondo c'è molta approssimazione; a volte questo e quello. L'argomento è interessante e sarà da approfondire ma vorremmo intanto riflettere sugli aspetti meno “burocratici”. Le guide sono diverse da Paese a Paese, per cultura e attitudine, sono meno numerose le donne nei paesi extraeuropei, quasi scontato, i russi hanno tariffe e orari sindacali, gli europei, finite le ore da contratto, si ritirano... Gli arabi sono suscettibili, hanno ottime proprietà linguistiche e altissima preparazione culturale, in Indocina le guide in italiano sono poche e ancora meno quelli che hanno potuto perfezionare la lingua in Italia, i cinesi sono obbligati dallo stato alle soste ai negozi quando gli altri lo fanno per arrotondare compensi non adeguati al profilo. La guida è uno dei servizi che compongono un pacchetto di viaggio ma è l'empatia che si stabilisce con il viaggiatore che spesso determina la qualità del servizio. L'esperienza è senz'altro fonte di affermazione per una guida che forgia così il proprio carattere ma anche costruisce il personaggio. Il viaggiatore, da parte sua, non è un “consumatore” ma un elemento attivo del servizio potendo direttamente arricchire l'esperienza di un incontro e renderla più piacevole. Essere educati, sensibili e competenti, saper valorizzare il ruolo della nostra guida ascoltando con interesse, rispettando i tempi e la sua privacy, ci renderà viaggiatori migliori.