Marrakech. La città rossa vibra di vivacità, commerciale e culturale. Da tempo hot spot di viaggiatori sofisticati, con la riapertura del mitico La Mamounia è tornata sulle copertine internazionali. Il restauro dell'hotel amato da Churchill, curato da Jacques Garcia, ne rispetta il fascino esotico ma introduce potenti elementi di prospettiva e comfort. Spettacolare la sistemazione del giardino di ulivi e aranci, che accoglie anche l'orto cui attinge Don Alfonso Iaccarino per il ristorante aperto al Mamouia (gli altri: Le Marocain Le Francais e Le Pavillon de la Piscine). Fuori, la città offre lo spettacolo affascinante di piazza Jemaa El Fna e del souk. Indirizzi da shopping di puro “Marrakitsch”, stile neo-marocchino? Abkar delights e il minuscolo Beldi, a Place Bab Fteuh. Visitate la Medersa Ban Youssef, antica scuola coranica, ma non fermatevi alla città vecchia: andate a Guéliz, visitate il Jardin Majorelle, sostate al Café de la Poste o al Café du Livre, per curiosare tra libri e riviste a disposizione. E se trovate “Diptyk- l'art vue du Maroc”, mettetevi comodi. Acquistate olio d'argan da Naturelle in rue Sourya, visitate il Théatre Royal: bello e incompiuto, come la città che si disfa e reinventa di continuo.... Uno dei ristoranti più cool della città, Foundouk: ordinate tagine e pastilla, guardate la gente chiacchierare a lume di candela, assaporate il momento. ZOOM sui viaggi in Marocco, week end "supreme" e "experience".
[tratto da L'Espresso 18 febbraio 2010 – società]