Di questi tempi, si fa un gran parlare di cosa mettere in valigia per evitare di trovarsi sprovvisti di ciò che serve o, ancor peggio, di correre il rischio di fare delle figuracce.
Dai magazine al web, si sprecano consigli sul “come” preparare il bagaglio: i pantaloni vanno sistemati sul fondo, con le gambe che fuoriescono da un lato, perché andranno piegate per ultime dopo aver riposto tutto il resto. Ma oltre al passaporto e alla carta di credito, alle scarpe adatte e al tubino nero, passepartout in ogni occasione, assicuriamoci sempre di mettere in valigia i nostri 5 sensi. A volte dimentichiamo di avere questi “poteri”; in tempi antichi ci servivano a sopravvivere, oggi, viaggiando, ci fanno cogliere una nuova occasione. Il viaggio funziona come la caffeina: risveglia i sensi e li acuisce. Portiamo con noi la “vista” per cogliere le luci, i panorami, la natura, gli animali, i volti, la storia e l’arte: lo sguardo curioso e attento è ciò che non dobbiamo mai dimenticare prima di intraprendere un viaggio.
Non lasciamo a casa l’olfatto, per scoprire nuovi profumi e risvegliare antiche e mai sopite sensazioni: le spezie, gli elementi della natura, il cibo sempre diverso e mai omologato, ma anche la rugiada, il calore dell'aria, l’umore del clima.
Non dimentichiamo l’udito, per ricercare la colonna sonora del viaggio: musiche, silenzi, l’eco di una preghiera od il fruscìo del vento tra gli alberi, il traffico di una città o i versi di qualche animale nella notte, o la risacca del mare al tramonto.
Facciamoci accompagnare dal gusto, per conoscere e capire il sapore del mondo: ogni paese ha tradizioni culinarie che raccontano molto, o tutto, del luogo e dei suoi abitanti. E’ un vero peccato perderle.
E infine partiamo insieme al tatto, che induce a conoscere, con un tocco che si dirige all’anima, tutto ciò che magari abbiamo visto dietro il vetro del nostro tele o stampato su qualche rivista.
Il viaggio, vicino o lontano che sia, è come uno specchio: attraverso ciò che vedi, ascolti, senti, gusti, tocchi, riesci a capire meglio qualcosa di te, perchè è qualcosa che si confronta con te.