Italianità

Il 17 marzo si celebra il 150° anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia. Una omogeneità che in viaggio ci contraddistingue: vestiti sempre in modo appropriato, con almeno un accessorio di marca, spesso con troppe valigie, a volte con un tono di voce sovrastante, in fila in ordine sparso, in compagnia, sempre, perché ci si riconosce e ci si aggrega. Gli stereotipi dell' italianità all'estero sono spaghetti, calcio, chiasso. Ci ammirano l'eccellenza della moda, la Ferrari, l'arte e la cucina. In alcuni Paesi distinguono la cantilena dei veneti, il simpatico bolognese, il siciliano, il napoletano ed il romano delle canzoni melodiche. All'estero ancora si stupiscono quando ci sentono parlare inglese ma si sa, pian piano le cose cambiano. La nostra gestualità esagerata ci aiuta a comunicare con qualsiasi idioma. Un italiano parla anche con gli occhi, il sorriso, i gesti. Con un ciao facciamo amicizia ovunque. In viaggio siamo più italiani di quanto ammettiamo d'essere a casa nostra e quest'origine, a volte scomoda e nella quale non sempre ci riconosciamo, è la nostra italianità: quell'anima solare, storica e un po' universale che portiamo nel mondo e che ci fa ambientare con facilità dovunque. Buon viaggio. 

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