Un viaggio in questa terra antichissima è molto più che l'esplorazione delle imponenti rovine come quelle di Palmyra, di Apamea e di Bosra. È compiere un viaggio nel tempo, trasportati dagli aromi che si sprigionano da sacchi di erbe e spezie, mescolati con l'odore dolciastro dell'incenso e del caffè turco, musicati dai richiami del muezzin e dall'ultimo successo della musica pop araba. Il fascino della Siria non si ferma qui. Il ricordo più bello sarà la calorosa accoglienza della gente semplice tra i vivacissimi suq di Damasco e Aleppo o quella genuina della comunità che vive tra le rovine di Bosra e quella tradizionale tra i beduini degli accampamenti o degli agricoltori dei piccoli villaggi che conducono carri sempre carichi di frutta gustosa, dono del suolo rossastro. Il vostro sorriso, la pazienza e la gentilezza saranno ricompensati con altrettante attenzioni. La Siria è un Paese che sta cercando di cambiare la propria immagine e che ha trovato nella first Lady Asma Al Assad la sua icona. La vera forza della Siria sono le donne, e la moglie del presidente siriano Bashar lo ha capito, mettendo a frutto il suo carisma, la sua popolarità e la conoscenza della mentalità europea come ponte tra l'Occidente e l'Islam. A lei è stata conferita la medaglia d'oro dal Comitato scientifico del Centro Pio Manzù nel 2008: un premio ottenuto per il ruolo che ha svolto nello sviluppo sociale del suo Paese. Un viaggio in Siria è un viaggio nel passato per costruire un futuro migliore.