Ultimamente si fa un gran uso di aforismi, frasi brevi che condensano un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. Ci fa piacere condividerne uno di Albert Einstein: "L'immaginazione è più importante della conoscenza". Di questi tempi ci sembra una esortazione a pensare, produrre e agire. Per Aristotele l'immaginazione è sempre collegata all'immagine sensibile garantendo così il suo sussidio conoscitivo. L'immaginazione quindi è «un movimento prodotto dalla sensazione in atto.» Se la conoscenza è l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, in una situazione di crisi [dal greco κρίσις, "scelta", cambiamento traumatico o stressante per un individuo, oppure una situazione sociale instabile], è indispensabile potenziarne il valore e l'utilità. La conoscenza è uno status certo, definito, l'immaginazione è azione, creatività. Ubuntu è nata con "change your point of view", ogni giorno guardiamo un po' più in là dove si muovono i gorilla, dove danzano i Masai, dove pregano gli etiopi ortodossi fin dove ci porta l'immaginazione.