L'Egitto è da molti decenni la destinazione più amata dagli italiani. Dall'inizio delle manifestazioni di Piazza Tahir, ormai sei mesi fa, sono tornati a visitare il Paese dei Faraoni, molti viaggiatori europei ed americani. All'ombra delle Piramidi o a bordo delle crociere sul Nilo però non si sente ancora parlare italiano. Nonostante le rassicurazioni degli operatori e le molte iniziative promozionali, continuiamo a disertare la meta. Senz'altro il tratto emotivo dell'italico carattere, la generale incertezza sulla sicurezza dell'area mediorientale ed il gran caldo caratterizzante il periodo estivo, sono tra le motivazioni. L'estate egiziana privilegia il Mar Rosso, meno l'Alto Egitto dove le temperature raggiungono anche i 50° nella Valle dei Re. Pochi sanno però che statisticamente (www.worldclimate.com) le temperature sono più alte tra maggio e luglio, mentre da agosto il termometro comincia a scendere. Negli ultimi anni anche in Egitto sono stati rilevati cambiamenti significativi, con freddo e pioggia, specie in autunno, stagione ritenuta ideale per gli itinerari classici. Immaginate camminare nei vicoli della vecchia Cairo con l'ombrello! Ra, la divinità solare egiziana è avvolgente e onnipresente, come rischiare di non goderne completamente? Il momento storico che sta attraversando l'Egitto, per quanto delicato, è carico di significato. I viaggiatori possono fare molto per salvaguardare il patrimonio artistico-culturale, innanzitutto andandolo a visitare! Il turismo ha contribuito moltissimo alla difesa di questi luoghi e chi torna per la seconda volta in Egitto ve lo conferma. Ci è sempre stata riservata una calorosa accoglienza dal popolo egiziano che si sente legato a noi per affinità caratteriali. Noi vi garantiamo l'assistenza, l'attenzione, la qualità e la dedizione dei tanti amici che in Egitto vi aspettano! Per questa estate vi suggeriamo l'itinerario: Archetipo dell'approccio egiziano.