Dal Gobi alla Luna

L'agenzia spaziale NASA da qualche tempo sta studiando l'incredibile capacità di adattamento del corpo umano a temperature estreme per ricavarne informazioni utili per i viaggi spaziali. Al centro di questi studi vi sono i pastori nomadi del Gobi che si sono adattati a temperature che scendono a -60°C in inverno e d'estate a +30°C. I pastori non vivono in abitazioni moderne ma in una struttura tecnologicamente avanzata: la ger. La tipica tenda circolare con tetto conico, struttura in legno e rivestita di feltro e pelli - in un clima così mutevole la ger offre un riparo confortevole da circa 3.000 anni a.C. La particolarità della Mongolia è questa: perfetta simbiosi tra l'essere umano e l'ambiente naturale... forse il segreto per imprese estreme.
Gli eredi di Gengis Khan non hanno mai smesso di spostarsi a cavallo, ma usano i pannelli solari per alimentare la televisione ed essere al corrente delle ultime news. In poche culture gli antropologi hanno notato questo comportamento: forti legami con le tradizioni e vivo interesse per le innovazioni.
Sfogliando un album fotografico della Mongolia la prima reazione è: "Non c'è niente, solo qualcosa a Ulaanbaatar..." ma non si può fotografare (o capire) il fatto che gli stivali dei pastori siano privi di tacco per non ferire la terra, o che si offra al cielo e alla terra qualche goccia del prezioso latte appena munto. La Mongolia è un reale mondo spirituale. Il nulla diventa qualcosa, la steppa sconfinata parla in silenzio... e guardando la Luna ora si pensa alla Mongolia.

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