Nell'ultima settimana il Medio Oriente è stato protagonista di una serie di positivi avvenimenti che, dopo la Primavera araba, infondono sano ottimismo sulla distensione e stabilità dell'area.
Dalla partecipazione di massa alle recenti elezioni in Tunisia, fino agli accordi per la liberazione del militare israeliano in ostaggio da oltre cinque anni, il Vicino Oriente ha un nuovo corso. I viaggiatori lo sanno bene visto che sono tornati a ripercorrere le tracce delle civiltà antiche. Se da Israele non se ne sono mai allontanati con itinerari più che spirituali, storici ed attualissimi, il turismo ha ritrovato vigore in terra di Giordania, dove il Re Abd AllÄh II negli ultimi anni si è impegnato per la democratizzazione del paese. Qui nel cuore pulsante del Medio Oriente, è evidente la ricchezza artistica, naturalistica e folcloristica di questa terra. Il 2012 è un anno importante soprattutto per Petra, l'antica capitale del regno dei Nabatei che festeggerà, con una serie di eventi e celebrazioni durante tutto l'arco dell'anno, il bicentenario della sua scoperta compiuta dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt il 22 agosto del 1812. Negli ultimi anni anche Aqaba, la località sul Mar Rosso più rinomata, si è rifatta il look proponendosi come valida meta di relax balneare. Nelle giornate più limpide da qui si vede la costa dell'Arabia Saudita e l'Egitto, suo dirippetaio. Quest'ultimo, dopo aver subito il crollo più significativo delle presenze turistiche e dove si attendono le elezioni di novembre, è deciso a riprendersi il ruolo dominante. Alla irrinunciabilità di visitare l'Egitto, si aggiunga il vantaggio di entrare in musei e siti poco affollati permettendo ritmi e tempi consoni da dedicare alla terra dei Faraoni. In questa raccolta di riflessioni sulle prospettive di viaggio in Medio Oriente, non può mancare il Libano. Sempre fanalino di coda dei flussi turistici, resta una meta eccellente per interesse storico-culturale ma anche per la vitalità della Beirut moderna, la Parigi di antica memoria ,con i suoi palazzi d'epoca coloniale, i ristoranti, i locali, le cantine e la voglia di rinascita dei suoi giovani abitanti.