Di vari modelli e formati, l’etichetta bagaglio non ha mai avuto nelle guide turistiche lo spazio che merita.
Eppure se malauguratamente ci è capitato in uno dei nostri viaggi di smarrire un bagaglio, non esitiamo a riconoscerne l’indubbia necessità: ricordate il brivido lungo la schiena allorché vi sentivate ripetere: “Beh, non si preoccupi; c’era un etichetta sulla valigia, vero?!”, e contemporaneamente la vostra mente riandava all’etichetta linda lasciata tra le pagine della guida come segnalibro?
Quando si viaggia, sia per affari che per piacere, quel pezzettino del nostro mondo che ci accompagna, il bagaglio, è per ciascuno di noi di notevole importanza: può contenere infatti indispensabili documenti di lavoro, qualche oggetto cui siamo affezionati, tuttavia, nonostante tale considerazione, spesso lasciamo che esso viaggi nell’anonimato senza preoccuparci a sufficienza delle insidie del tragitto cui può andare incontro: disguidati in aeroporti sbagliati, scambi di valigia, ecc.
L’etichetta serve proprio a questo, ad assicurare che il bagaglio, dopo gli inevitabili periodi in cui ci dobbiamo separare da esso, non rischi di andare perduto e possa agevolmente ricongiungersi a noi anche nelle evenienze più infauste.
Ecco perché è necessario compilare l’etichetta in ogni sua parte indicando il proprio cognome, nome, indirizzo di residenza e numero telefonico.
Infine, un ulteriore accorgimento. Attaccate al bagaglio un adesivo o usate un piccolo oggetto (uno scooby doo o un nastrino colorato) che lo identifichi con facilità. Tra tante valigie e trolley simili riconoscerete subito il vostro! In contenuti speciali troverete anche Bagaglio:istruzioni per l'uso.