Contrariamente all'immaginario collettivo partiamo per l'Egitto dove il Deserto Occidentale del Sahara occupa due terzi del territorio. Inizia dalle rive del Nilo e si estende verso ovest, fino al confine con la Libia. A sud raggiunge il Sudan e a nord termina sul Mediterraneo. Si tratta di un universo infinito di bellezza, solitudine e assoluto silenzio, in parte ancora inesplorato. Sahara è un termine arabo الصØراء, sahrÄ', significa "deserto", un'infinita distesa di sabbia dorata, in realtà se ne riconoscono ben 4 tipologie: l'hammada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa e lavorata dai venti che forma acute e taglienti schegge, il serir, formato da uno strato di ciottoli e ghiaia e l'erg, chiamato anche idean, nel Sahara centrale, formato dalle caratteristiche dune di sabbia. Quando si parla di Sahara subito nella nostra immaginazione si evocano avventure romanzesche e paesaggi desolatamente assolati, grandi dune sabbiose e, di contrasto, lussureggianti, oasi, sorgenti di vita, che conservano il fascino di un Egitto antico altrove scomparso. In Egitto queste oasi hanno una storia sorprendentemente lunga e ricca. Ininterrottamente abitate fin dall'antichità, erano note già ad Erodoto, che le definì "isole beate". In epoca romana erano fiorenti crocevia commerciali sulle rotte dirette alle province libiche. il Deserto Occidentale è quindi oggi considerato l'estrema frontiera archeologica del Paese. Alcune delle sue oasi celano preziosi tesori, come la “Valle delle Mummie d'Oro” di Bahariya, dove nel 1999 furono rinvenute centinaia di mummie accatastate in probabili tombe di famiglia complete di corredo funerario tra cui gioielli e maschere d'oro. A poca distanza da Bahariya si entra nel Deserto Bianco, famoso per surreali formazioni rocciose che lo caratterizzano. Qui si trovano vaste aree di un candore accecante da sembrar neve, composto di gesso e pietra calcarea. Più a sud Farafra, rinomata per lo scenario pittoresco e la sua sorniona atmosfera. Un'oasi a parte, quasi isolata nel Deserto Occidentale, al confine con la Libia è l'Oasi di Siwa, famosa nel passato per il suo oracolo, consultato anche da Alessandro Magno. L'oasi combina in modo affascinante quiete e bellezza naturale. Lontane dagli itinerari di massa, le oasi del Deserto Occidentale aspettano solo d'essere svelate. Tra gli itinerari naturalistici troverete nuove opportunità per combinare il più classico dei safari con la storia della civiltà egizia.