Il Marocco non e’ un luogo comune

Viaggiare, fin dai tempi antichi, è stata una modalità educativa, una forma d'istruzione e di ricerca; anche della nostra identità. Per disinteresse e pigrizia, a volte riduciamo il contesto al più semplice ozio. Per gli stessi motivi, sviliamo il significato di alcune parole in una semplificazione estremista: “il marocchino” è un venditore ambulante o un cappuccino piccolo con aggiunta di cacao. Allo stesso modo superficialmente pensiamo al “velo” come “condizione della donna nel mondo arabo”. Il Marocco non è un “luogo comune”. Il Paese sta proseguendo con successo in un processo di ammodernamento in vari settori strategici con obiettivi politici e socio-economici che consolidano un ambiente già propizio alla crescita. Grande importanza viene data all'istruzione, l'apprendimento delle lingue straniere è una espressa conferma della volontà all'apertura verso l'esterno. Il “codice della famiglia”, “mudawana”, fortemente voluto nel 2004 dal re del Marocco Mohamed VI, sta cambiando le abitudini familiari e sociali, introducendo nuovi diritti per le donne: la responsabilità congiunta nell'educazione dei figli, la possibilità per la moglie di chiedere il divorzio, il divieto per l'uomo di contrarre un nuovo matrimonio senza il formale accordo della prima moglie.... Considerato che la condizione della donna è indice del livello di evoluzione di un paese, il codice è stato una piccola rivoluzione. Anche l'evoluzione del viaggiatore moderno è inarrestabile e il Marocco ha riconquistato uno spazio tra le mete culturali del turismo europeo. I fattori del rinnovato interesse sono molteplici: la stabilità politica, la maggiore conoscenza della cultura magrebina, una migliore organizzazione dell'accoglienza. Si sommano: la vicinanza geografica, una cucina caratterizzata da sapori e aromi tradizionali, arricchita da influenze andaluse, arabe, francesi e italiane. Non da ultimo il patrimonio storico-archeologico del Marocco: dalla sconosciuta arte rupestre ai fenici e ai romani per giungere alle ricchezze delle città arabo-andaluse. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli investimenti alberghieri soprattutto sulle coste per rispondere alla domanda di soggiorno balneare ciò nonostante la ricchezza della destinazione rimane nelle sue città imperiali, nelle oasi e khasbe del sud, nei week end a Marrakech. La primavera e l'autunno sono le stagioni ideali per approfittare delle proposte di viaggio, tangibili impulsi verso la conoscenza.

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